Inaspettatamente, la capitale poetica della Russia è Krasnodar. Non troverai una simile concentrazione di serate letterarie né a Mosca né a San Pietroburgo. Tali serate vengono regolarmente organizzate da club molto diversi, che a volte sono in conflitto fra di loro.
Dal 2019 al 2021 ho lavorato come art-director in uno dei club più famosi nel centro di Krasnodar — «Poetic atmasphere» (in russo: «Поэтическая атмасфера», /Poetičeskaja atmasfera/). Il branding di «Poetic atmasphere» è la parola nella grafica e l’immagine nello spazio. Per il club, la poesia è una forma che gli autori riempiono di senso.
L’apice della poetica russa sono i classici: da A.Puškin ad A.Blok, da K.Balmont a M.Lermontov. I giovani poeti abitualmente imitano i grandi maestri, rimanendo sempre nello stesso quadro creativo.
In contrasto con la stagnazione conformista, ho fatto diventare i modernisti, specificatamente i futuristi del secolo scorso, come rappresentanti della letteratura russa — in particolare, Aleksej Kručënych che ha introdotto la «zaum» (in russo: «заумь») e l’astrazione nella poesia russa. In un certo senso, Kručënych è una continuazione logica della poesia visiva italiana, ma con una maggiore acutezza riguardo la questione nazionale russa. L’essenza della sua parola non è solo nel significato e nell’armonia, ma anche nella forma e nell’immagine.
Il tempo di vivere e il tempo di morire. Nel 2021 «Poetic atmasphere» si è conclusa. Nella serata finale, Fëdor Filëv ha presentato una raccolta delle migliori poesie sui diritti dell’organizzatore scritte dai partecipanti nell’ultimo anno. Questo progetto è una bella storia con il suo inizio e la sua fine. È stato sia il branding della poesia, sia la poesia nel branding.
In questa raccolta sono presenti anche delle mie poesie.
Sono disponibili in russo:
PoesieRU